Il vero head hunter guarda dove gli altri non guardano

Nel mercato del lavoro di oggi, trovare talenti non è difficile. Basta una ricerca su LinkedIn, un annuncio ben scritto, e arrivano decine di candidature. Ma trovare la persona giusta – quella che risolve un problema, che cambia le regole del gioco – è tutta un’altra storia.

È qui che entra in gioco il vero head hunter.

Non basta cercare, bisogna sapere dove cercare

Chi fa selezione in modo tradizionale si muove nei soliti posti: database, job board, contatti già noti. L’head hunter, invece, ha il compito (e la responsabilità) di andare oltre: guardare nei settori limitrofi, nei mercati esteri, tra i talenti non in cerca, tra i profili sottovalutati o fuori dai radar.

Non è solo una questione di “cercare meglio”. È un approccio mentale: cercare dove gli altri non stanno cercando.

Un esempio concreto

Di recente, per una posizione con un profilo tecnico molto specifico, la tentazione iniziale è stata quella di puntare subito alle solite “scuole”, ovvero alle tre aziende top del settore, note per formare eccellenti professionisti.

Sembrava la strada più logica, ma presto è emersa la realtà: quelle aziende difficilmente si fanno sfuggire le persone, e le persone stesse, spesso ben trattate e già valorizzate, non sono realmente disposte a cambiare.

A quel punto abbiamo fatto una scelta netta: escludere a priori tutti i profili provenienti dai “big three” e focalizzarci su realtà più piccole, dove i professionisti avrebbero potuto percepire il passaggio in un’azienda meno blasonata ma più strutturata come un vero step di crescita.

Abbiamo selezionato con attenzione. Poi è servita la collaborazione dell’HR per aiutare il management interno a vedere il valore di questi profili “non convenzionali”. Ma il lavoro di squadra ha pagato: abbiamo trovato la persona giusta, motivata, pronta a crescere. E il cliente ha risolto un problema critico.

Il nostro lavoro è questo

In un mondo dove tutti cercano negli stessi posti, noi scegliamo di guardare altrove. Non per principio, ma per necessità: perché è lì che spesso si trovano le risposte vere.

Essere head hunter non è solo un mestiere. È un modo di pensare. E ogni volta che troviamo la persona giusta per un ruolo difficile, non stiamo solo chiudendo una selezione: stiamo risolvendo un problema.